Fine novembre: dal Governo arrivano a Cadoneghe 85.816,42 euro per buoni spesa alimentari; la giunta municipale può spenderli subito, ma non lo fa.

28 dicembre: sindaco e giunta mescolano il loro ritardo in una delibera del consiglio comunale con cui eliminano un’entrata di 170.829,65 euro mai arrivata, perché messa da loro a bilancio solo “sulla base dei dati desunti dalle notizie di stampa”.

Un pasticcio indigeribile. Partito Democratico, Coalizione Civica e Cadoneghe Unisce votano contro.

Intanto le famiglie passano le Feste senza i buoni spesa, aspettando nelle prossime settimane la distribuzione che tocca al Comune.

I fondi assegnati dallo Stato ai Comuni per i buoni alimentari di fine novembre, per Cadoneghe appunto 85.816,42 euro, avrebbero dovuto, essere oggetto di una variazione di competenza della giunta comunale urgente e specifica solo per questa finalità. Questa è la cosa più rilevante. Se la variazione fosse stata approvata prima, i buoni spesa avrebbero potuto essere a disposizione delle famiglie bisognose entro fine anno.

Di seguito forniamo maggiori dettagli di carattere tecnico, perché la variazione da ratificare comprendeva anche l’importo di 170.829,65 euro di una previsione di entrata da cancellare. Da questa mescolanza è stato originato il voto contrario espresso dai gruppi consiliari di minoranza: PD, Cadoneghe Unisce e Coalizione Civica alla ratifica della variazione di bilancio posta all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di lunedì 28 dicembre.

Si trattava della ratifica della deliberazione della Giunta Comunale n. 180 adottata in data 16 dicembre 2020, il cui contenuto prevedeva la nuova entrata di € 85.816,42 relativa al fondo solidarietà alimentare riconosciuto dallo Stato a tutti i Comuni italiani come 2^ erogazione per l’emergenza alimentare. Per questi fondi erano previste modalità urgenti di attribuzione alle famiglie per sopperire alle necessità economiche straordinarie conseguenti all’epidemia di Coronavirus.

Con la stessa deliberazione la Giunta apportava delle variazioni in diminuzione di € 170.829,65 su precedenti variazioni alle previsioni di entrata sempre relative a trasferimenti statali, adottate dal consiglio comunale del 30.11.2020, “sulla base dei dati desunti dalle notizie di stampa della conferenza Stato Città del 15 ottobre scorso”.

I trasferimenti da parte dello Stato non devono essere accettati, ma vanno vincolati alla destinazione per la quale sono concessi. In particolare il fondo di € 85.816,42 va destinato ai buoni alimentari, come avvenuto con la precedente erogazione di pari importo del 1 aprile 2020.

Le variazioni di bilancio, come d’altra parte il bilancio stesso, sono approvati con provvedimenti della maggioranza che governa e non è consuetudine delle minoranze approvare decisioni che competono alla gestione finanziaria, in particolare perché l’atto in questione mette in luce la volontà di anticipare un importo in entrata non ancora accertabile per il quale si è resa necessaria una correzione, mentre si sono attesi tempi relativamente lunghi per inserire la previsione dell’entrata ben definita e certa già a fine novembre del fondo per i buoni alimentari.

Non era infatti nelle priorità dell’amministrazione poter attivare i buoni spesa prima di fine anno, e questo è stato confermato nella 3^ commissione consiliare richiesta proprio su questo tema dalle minoranze il 27 novembre, e svoltasi il 18 dicembre scorso.

La deliberazione per i buoni alimentari, se adottata singolarmente ed urgentemente, avrebbe ottenuto la nostra ratifica, in quanto andava a rendere operativa una importante misura di sostegno stabilita direttamente dal governo.

L’ulteriore variazione di € 170.829,65, inserita nella stessa deliberazione e non direttamente finalizzata, non trova la nostra condivisione in quanto trattasi di operazione che riguarda aspetti gestionali in capo alla maggioranza.

Il Gruppo Consiliare

del Partito Democratico