Oggi in Via Roma ha avuto luogo una manifestazione promossa dal Partito Democratico e dalle altre forze politiche e dagli indipendenti che sostengono l’amministrazione comunale. Il Sindaco si è posto alla testa di un corteo al quale hanno partecipato molti cittadini per chiedere con forza alla Provincia di Padova di fare la propria parte per finanziare il secondo stralcio dell’allargamento della Provinciale 34 delle centurie, conosciuta meglio come Strada bassa o Via Roma.
E’ una strada provinciale, quindi di proprietà e di competenza dell’ente provinciale, presieduto da Barbara Degani. Si tratta di un km di strada estremamente pericolosa, che ha già visto decine di incidenti, l’ultimo solo pochi giorni fa. Alcuni di questi mortali. Mancano i marciapiedi, manca la pista ciclabile, le condizioni del manto stradale sono penose, la larghezza della strada, dove transitano molti automezzi, pullman, ecc. rappresenta un rischio reale.
Da anni il Sindaco e l’amministrazione sollecita una risposta dalla Provincia. Da anni questa amministrazione si è mossa con decisione nell’ambito del doveroso rispetto istituzionale. E da anni una risposta non arriva. Né un sì, né un no. Gli atti ufficiali e la corrispondenza parlano chiaro. Adesso non si può più attendere. Entro l’anno partiranno con ogni probabilità i lavori di rifacimento della fognatura da parte di Etra che comporteranno la chiusura totale della strada.
Cadoneghe ha già messo sul piatto risorse importanti per l’allargamento di via Roma, oltre 700 mila euro che potrebbero coprire la metà dell’intervento. Non solo l’allargamento e la messa in sicurezza di via Roma, ma anche il prolungamento dei marciapiedi e della ciclabile lungo via Marconi, per completare finalmente il collegamento in sicurezza, pedonale, automobilistico e ciclabile, tra Cadoneghe e Reschigliano.
Crediamo che questa sia una infrastruttura non più rinviabile. Richiede un intervento immediato e la Provincia ha il dovere di allocare le risorse necessarie già in questo esercizio. Ognuno deve prendersi la propria responsabilità. Il dialogo tra le istituzioni deve essere sempre improntato al massimo rispetto e non deve essere contaminato da faziosità. Così è stato a lungo, ora respiriamo un clima politico ammorbato, per niente sereno. Non possiamo accettare che questa faziosità e questa partigianeria debbano pagarla i cittadini di Cadoneghe, dovendo rinunciare a quello che è a tutti gli effetti un diritto: il diritto alla sicurezza, il diritto di non rischiare la vita quando ci si muove a piedi, in macchina o in bicicletta nel territorio comunale.
Al corteo hanno preso parte il sindaco di Cadoneghe Mirco Gastaldon, i consiglieri regionali del Pd Piero Ruzzante e Claudio Sinigaglia, il consigliere provinciale Boris Sartori, il presidente di CIA Veneto Daniele Toniolo. Hanno preso la parola al termine anche il segretario del Pd Cadoneghe, capogruppo di “Cadoneghe Città e Ambiente”, Alberto Savio, l’assessore IDV Silvio Cecchinato, e l’ex segretario del Pd Cadoneghe Rinaldo Contin.
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