Al sindaco di Adro, Oscar Lancini
Cadoneghe (Padova), 14 settembre 2010
Gentile Sindaco del Comune di Adro,
apprendendo dai giornali ciò che sta succedendo nel Suo Comune, sento il dovere di ricordarLe che la Padania non esiste.
Siamo in Italia e siamo italiani, e come tali abbiamo il dovere di rispettare le leggi dello Stato e in primo luogo la Costituzione della Repubblica, sulla quale, come Sindaco, Lei ha giurato.
Ma ci sono anche leggi non scritte, che regolano i rapporti di civile convivenza e di tolleranza tra i cittadini, che hanno fatto del nostro Paese una terra ospitale e rispettosa verso tutti i cittadini di buona volontà.
Il rispetto che deve essere alla base dei rapporti sociali si impara anche a scuola: qui si forma il carattere, la cultura e l’educazione degli italiani del futuro.
Per questo è fondamentale che in un ambiente come quello della scuola pubblica, dove i piccoli cittadini cominciano a prendere coscienza di sè e della società in cui vivono, sia assente qualsiasi condizionamento ideologico, politico, morale e religioso.
Non possiamo pertanto accettare che nel nuovo Polo scolastico del Suo comune, intitolato a “Gianfranco Miglio”, Lei abbia deciso di esporre ovunque, sui cestini, sulle vetrate, sugli zerbini, sui banchi di scuola, il “Sole delle Alpi”, simbolo inequivocabile del partito in cui Lei milita e di uno stato immaginario, la Padania, che non è mai esistito, e (credo) mai
esisterà.
Questa non può che essere una provocazione inaccettabile, che viola leggi scritte e non scritte di civile e pacifica convivenza.
Sento pertanto il dovere di invitarla a provvedere immediatamente a eliminare ogni riferimento di partito dalla Scuola suddetta, per il bene del Suo Comune e della nostra Nazione.
Certo che vorrà prendere in seria considerazione il presente invito, Le porgo distinti saluti.
Alberto Savio,
segretario PD Cadoneghe