Qualche parola su di me
(dal sito www.alessandramoretti.it)
Ho 41 anni, sono nata e cresciuta a Vicenza. Oggi sono avvocato e mamma di due figli. Mi sono appassionata alla politica fin da ragazza e ho scelto di studiare Giurisprudenza. Dopo la laurea ho svolto la professione di avvocato nella mia città e mi sono candidata per la prima volta alle elezioni comunali.
Ma il primo vero incarico è arrivato nel 2008, quando il neo-eletto sindaco di Vicenza Achille Variati mi ha conferito l’incarico di vicesindaco e Assessore all’Istruzione e alle Politiche Giovanili.
Negli anni del mio mandato ho richiesto, fra le altre cose, l’apertura di un Centro per la documentazione pedagogica e la didattica ed ho promosso un Piano Territoriale Scolastico per favorire l’integrazione dei bambini stranieri nelle scuole e nei quartieri ad alta densità di emigrati, che ha visto il riconoscimento del Ministero della Pubblica Istruzione. Mi sono avvicinata alla politica nazionale entrando a far parte del Forum Istruzione del Partito Democratico e mettendo a disposizione idee e soluzioni maturate durante il mio mandato amministrativo.
Nel 2013 mi sono candidata alle elezioni politiche e sono stata eletta alla Camera dei Deputati. Il mio impegno in Parlamento si è concentrato in particolare sul tema del divorzio breve. Sono stata infatti la prima firmataria della proposta di legge approvata ad aprile 2014 a larga maggioranza. Si tratta di una norma di civiltà che recepisce le osservazioni di magistrati, esperti e associazioni e che renderà più semplice un momento spesso doloroso per le coppie che scelgono di separarsi.
Alle elezioni europee del 2014 ho corso da capolista nel Nord-Est per il Partito Democratico e sono stata eletta parlamentare con più di 230mila preferenze. Un successo al di sopra di ogni aspettativa che, unito allo straordinario risultato del mio partito a livello nazionale e regionale, mi ha fatto capire che anche in Veneto era davvero possibile proporre un’alternativa agli ormai 20 anni di governo del centrodestra.
In Parlamento europeo mi sono battuta per garantire il congedo di maternità e paternità e sono stata relatrice della proposta di regolamento sul diritto comune europeo alla vendita. Come ultimo atto del mio mandato, ho presentato alla Commissione europea un’interrogazione per chiedere una maggiore tutela internazionale del Prosecco e garantire così i produttori della nostra Regione.
L’esperienza in Europa si è conclusa a gennaio 2014 con la mia decisione di dare le dimissioni dopo aver vinto le primarie organizzate dal centrosinistra per scegliere il prossimo candidato alla Presidenza della Regione.
La sfida delle elezioni regionali racchiude tutto il senso del mio fare politica: la possibilità concreta di cambiare il futuro, a partire dal territorio in cui sono nata e cresciuta. La mia storia è iniziata in Veneto, tra la mia gente, ed è qui che voglio tornare da Governatore.
Credo che il cambiamento sia doveroso. Per i nostri giovani, venuti al mondo negli anni Novanta, e per restituire a chi è nato prima degli anni Novanta una Regione davvero protagonista, in Italia e in Europa. Operosità, valori, eccellenze, qualità, idee, opportunità, risorse: al Veneto non manca niente per tornare ad essere grande.
Quello che serve adesso è il coraggio di cambiare.