Sabato 26 ottobre in Sala I. Calvino alle ore 15 avrà luogo il congresso di circolo del Partito Democratico di Cadoneghe. Gli iscritti al nostro circolo eleggeranno il segretario locale e il direttivo, il segretario provinciale, nonché i sei delegati di Cadoneghe che andranno a far parte dell’Assemblea provinciale. Per votare è possibile iscriversi fino al momento del voto. Per presentare la propria candidatura a segretario o componente del direttivo, la scadenza ultima è sabato alle ore 15, all’inizio dei lavori dell’Assemblea.
Questa è la prima tappa di una fase che porterà a un rinnovamento profondo del nostro partito e che culminerà nelle Primarie dell’8 dicembre per l’elezione del Segretario nazionale.
Il Partito Democratico oggi vive una fase delicata: è al governo in una coalizione che comprende Pdl e Scelta Civica e si trova di fronte sfide difficilissime che vanno dal rilancio dell’economia alla riforma dello stato e del suo assetto istituzionale.
Contestualmente ha avviato un congresso che servirà a ridefinire la linea politica, il metodo, la visione e le prospettive del PD, sei anni dopo la sua fondazione.
Non c’è dubbio che questo sia un momento di svolta per il nostro Partito, che vuole archiviare il deludente risultato alle elezioni politiche di febbraio e tutti gli eventi immediatamente successivi.
Conta ora soprattutto guardare avanti, ricostruire prospettive per il Partito Democratico, per l’area politica del centrosinistra nella quale il PD si colloca, e più in generale per il Paese, che soffre da troppi anni una crisi economica ma anche civile, morale e culturale, e per responsabilità ormai chiaramente individuate.
A livello locale, l’augurio che faccio al nuovo segretario che verrà eletto sabato è di continuare a lavorare per un PD autorevole, forte e radicato nel territorio. Credo che il PD sia uno dei pochissimi soggetti politici rispettati a Cadoneghe, capace in tutti questi anni di mobilitarsi, discutere, dibattere i temi locali e nazionali, di dare “dignità” a una politica percepita oggi lontana, se non dannosa.
La mia esperienza da segretario si conclude proprio al congresso di sabato, non avendo dato la mia disponibilità a una ricandidatura, per ragioni esclusivamente personali. Sono stati per me tre anni intensi, sia dal punto di vista politico che da quello umano. Sono convinto che il nostro Partito abbia un patrimonio importante in termini di risorse umane e intelligenze, ma che non ci si debba fermare: bisogna lasciar perdere le questioni “interne” (che sono davvero di poco conto agli occhi dei cittadini/elettori) e sforzarsi invece di allargare i recinti, coinvolgere, attorno ai problemi reali, altre intelligenze, altre competenze, altri punti di vista, perché le sfide della politica, a tutti i livelli, sono sempre più difficili e impegnative.
Al prossimo segretario, chiunque sia, garantisco la mia piena collaborazione e il mio sostegno e auguro a lui e al nuovo direttivo di fare un ottimo lavoro per il Pd e per Cadoneghe: c’è bisogno della buona volontà di tutti per non far naufragare un progetto al quale in tanti abbiamo dato energia ed entusiasmo.
Alberto Savio, segretario PD Cadoneghe