Ieri sera l’Amministrazione ha presentato al Consiglio comunale il bilancio di previsione 2013. Per la prima volta dopo parecchi anni questo importante documento programmatico è stato presentato a primavera inoltrata
e non nelle ultime settimane di dicembre, a causa delle molteplici vicende politiche italiane che si sono succedute negli ultimi mesi. Elezioni politiche ed entrata in esercizio del nuovo governo hanno comportato incertezze del quadro normativo relativo all’applicazione di Imu e Tares e mancata di notizie precise sui minori trasferimenti che spettavano al Comune di Cadoneghe (è recentissima la comunicazione sui conguagli Imu).
In questi giorni il bilancio di previsione è fra l’altro illustrato dalla Giunta ai cittadini, con una serie di incontri pubblici (i prossimi sono in programma lunedì 10 giugno alle ore 20.45 presso la Sala Consiliare e mercoledì 12 giugno alle ore 20.45 presso Auditorium Ramin).
Un dato generale emerge su tutto: il bilancio 2013 non taglia il sociale, l’assistenza e l’attenzione ai più deboli, considerate dall’Amministrazione comunale spese ineludibili. «Nel bilancio di previsione 2013 abbiamo dovuto tener conto di alcuni mutati aspetti rispetto al passato recente – dice il sindaco Mirco Gastaldon –. Si tratta ormai di una situazione che negli ultimi tre anni si è consolidata: innanzitutto, prosegue il progressivo taglio dei trasferimenti da parte dello Stato; in più c’è la necessità di migliorare i saldi del patto di stabilità, che per i Comuni, nonostante qualche recente tentativo di “addolcimento”, rappresenta ormai un pesante fardello da sopportare. Nonostante questo quadro, siamo riusciti a proporre uno schema di bilancio completo, realistico e strutturato, che non va a intaccare i servizi essenziali alla collettività: siamo orgogliosi di continuare a dedicare molta attenzione al sociale, tanto che nel 2013 investiremo in questo settore circa 1.600.000 euro».
Le cifre sono significative: rispetto agli anni precedenti i mancati trasferimenti dallo Stato ammonteranno nel 2013 a 1.384.865 euro. «Ovviamente questo fatto ci ha portato ad operare parecchie correzioni e ad applicare risparmi in quasi tutti  i capitoli di bilancio – spiega l’assessore al Bilancio Denis Giacomini –. Probabilmente non riusciremo a confermare rispetto al 2012 le entrate degli oneri di urbanizzazione, che lo scorso anno sono state di 547.000 euro (comunque in sostanzioso calo rispetto agli anni precedenti: 1.293.664 nel 2009, 1.000.000 nel 2010, 650.000 nel 2011). Abbiamo previsto a bilancio 264.000 euro, e tale denaro sarà comunque utilizzato solo per spese di investimento, e non per finanziare le spese correnti».
Una piccola boccata di ossigeno per le finanze comunali arriverà dall’addizionale Irpef: «Siamo stati costretti a ritoccarla leggermente – spiega Giacomini –, portandola da un sistema di aliquote divise per scaglioni (com’era prima) ad una aliquota fissa per tutti dell’8 per mille. Grazie a ciò, entreranno nelle casse del Comune 350.000 euro, che, anche se insufficienti a bilanciare i mancati trasferimenti (che ammontano, come detto, a oltre 1.384.000 euro), ci permetteranno di mantenere anche per il 2013 tutti quei servizi che hanno sempre contraddistinto Cadoneghe».
L’IMU sulla prima casa continuerà ad essere mantenuto sul 4 per mille. «Uno sforzo non da poco, visti i tempi – conclude l’assessore –, ma in linea con la nostra intenzione di proteggere le fasce più deboli di reddito».