In attesa che il nuovo Governo decida su eventuali modifiche in merito all’applicabilità della TARES (TAssa Rifiuti E Servizi), l’Amministrazione Comunale di Cadoneghe ha stabilito nel Consiglio Comunale di mercoledì 29 Aprile che anche per il 2013 la tariffa di asporto e smaltimento rifiuti per il servizio oggi in gestione con Etra non subirà alcun aumento per i servizi comuni e indistinti (asporto, smaltimento) che lo scorso anno hanno visto il Comune di Cadoneghe raggiungere una percentuale di differenziata pari al 71%. Subiranno invece un adeguamento i servizi a domanda individuale (bidone del verde domestico). Il sistema di gestione con campane interrate e press-container (entrato in vigore a giugno 2006) per cinque anni ha mantenuto invariata la tariffa; nel 2011 c’è stato un incremento del 4% a causa della componente di aumento della voce carburanti avvenuta negli anni.
Le eventuali diversità che l’utenza avrà potuto ravvisare tra i diversi anni sulle proprie bollette, oltre all’aumento sopra citato nel solo 2011, sono riassumibili in:
– differenza negli anni bisestili (infatti lo smaltimento viene conteggiato su base giorni perciò nell’anno bisestile vi è un giorno in più);
– eventuali addebiti per rimagnetizzazione scheda identificativa (10€ per ogni nuova scheda);
– eventuali servizi a domanda individuale come trasporto materiali ingombranti a domicilio (asporto domiciliare 32,6€/a chiamata) o bidone del verde (che passerà dai 74,36€/anno del 2012 ad 83€/anno per il 2013).
E’ inoltre previsto che per il 2013 sia avviata una diversa forma di raccolta della frazione umida in alcune aree. Infatti i bidoni dell’umido presenti nel territorio rappresentano una parziale criticità del sistema: spesso vengono lasciati aperti dagli utenti o vengono rotte le serrature e questo fa sì che si verifichino conferimenti scorretti. L’umido presenta infatti un grado di impurità del 9%, percentuale questa che va assolutamente diminuita pena l’aumento del costo del servizio nel suo complesso. A tal fine l’Amministrazione comunale, di concerto con Etra, sta valutando la possibilità di introdurre modifiche al sistema di raccolta pensando a forme di identificazione personale o di quartiere. In questo modo sarà possibile identificare chi conferisce ed escludere invece chi non ne ha titolo (ad esempio chi non abita nel quartiere o in Cadoneghe, oppure chi ha dichiarato di fare il compost domestico).
Per quanto riguarda la TARES, una tassa ex novo, va specificato agli utenti che il suo importo è stato stabilito dal precedente Governo e sarà totalmente incamerato dallo Stato. Non un euro di questa voce (che gli utenti troveranno dettagliata a parte in bolletta) sarà trattenuto dal Comune di Cadoneghe. Nello specifico si tratta di un aumento lordo di 30 centesimi di euro per singolo metro quadrato lordo di immobile, qualsiasi sia la sua destinazione, comprese le aree scoperte operative; in altri termini, il tutto si traduce in 30 € per ogni 100mq suscettibili di produrre rifiuti.
«La Tares è una tassa del tutto nuova che lo Stato incamera direttamente con il fine dichiarato di diminuire il debito pubblico – specifica il Sindaco Mirco Gastaldon –. Come amministratori siamo tenuti alla sua applicazione, se la normativa non cambierà come invece auspichiamo. Si tratta infatti di una tassazione iniqua, che si aggiunge all’elevata imposizione fiscale che tutti i fabbricati oggi subiscono. Nel caso del residenziale, slegare la tassazione dalla progressività del reddito costringerà molte famiglie a pagare solo in funzione della metratura della locazione occupata (ad esempio in affitto), indipendentemente dal numero di occupanti, dalla proprietà o meno del bene, e anche dal reddito familiare».
L’assessore all’Ambiente Michele Schiavo aggiunge: «Ben venga la ridefinizione della Tares, come abbiamo chiesto da tempo attraverso l’ANCI, o meglio la sua cancellazione o conversione mediante parametri più oggettivi. Va specificato che il Comune di Cadoneghe non beneficerà in alcun modo di questa tassazione e che, pur potendola applicare, ha scelto di non prevedere l’addizionale di ulteriori 10€cent/metro che la legge consentiva per i Comuni. È questo un momento in cui si impongono razionalizzazioni e non aumenti di tassazione, se non legati all’effettivo reddito percepito».