E’ passato un mese dall’adunata di Pontida, quel “sacro suolo” in terra padana, calcato dalle folle leghiste. Dal palco un’unica voce si è levata, quella del leader assoluto Umberto Bossi, figura ormai mitica, quasi mitologica. Tante parole al vento, tante dichiarazioni generiche e fumose, però con toni decisi e voce virile, gli stessi proclami di sempre, forse qualche dito medio alzato, e una bella cantata in coro di Va’ pensiero. Poi tutti a casa.
E non a mani vuote, ma con un bel volantino distribuito a tutte le camicie verdi presenti, con un titolo in linea con la tradizione celodurista “FATTI IN TEMPI CERTI”: praticamente un ultimatum al governo e al suo premier, ultimamente un po’ appannato, se non proprio caduto in disgrazia, ormai, anche tra il popolo leghista.
Allora vediamoli questi “fatti in tempi certi”, a un mese dal solenne proclama.
Entro DUE SETTIMANE
1. Approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di Riforma costituzionale con riduzione dei parlamentari e Senato federale.
La bozza Calderoli, esperto di “porcate” costituzionali ed elettorali, è stata presentata alla stampa lunedì. Si dice che presto verrà vagliata dal Consiglio, ma è stato detto così per molti progetti, poi finiti nel dimenticatoio. Le leggi costituzionali non si approvano con i comunicati stampa, l’iter è complesso e lungo: in ogni caso il Consiglio dei Ministri non ha approvato alcunché, ed è passato un mese, il doppio del tempo previsto.
2. Approvazione del decreto legge per la riduzione dei contingenti impegnati all’estero.
Il consiglio dei Ministri, all’inizio di luglio, ha votato il rifinanziamento delle missioni all’estero. E’ stato sbandierato un risparmio di 2000 militari e 120 milioni di euro. E’ frutto di un bluff, tutto da verificare, ottenuto ricalcolando il numero di militari impiegati nelle 29 missioni in atto. In pratica hanno ricompreso i due mila militari che operano in Libia su navi italiane e ne hanno previsto un parziale rientro : aria fritta che ha permesso a Bossi di dire “grazie alla Lega qualche migliaio di ragazzi torneranno a casa, saranno contenti i genitori”. Come se fossero, ha commentato qualcuno, scolaretti in gita.
Entro 30 GIORNI.
1. Attivazione delle procedure per l’attribuzione di ulteriori autonomie alle Regioni che lo richiedano.
Un punto poco comprensibile: di che autonomie parliamo? Quali procedure sono state attivate? A noi non risulta nessuna richiesta e nessuna procedura.
2. Misure per la riduzione della bolletta energetica.
Qualcuno ha visto riduzioni della bolletta? Ce le segnali, ne saremmo lieti.
3. Riforma del patto di stabilità per gli enti locali.
Gli enti locali sono bloccati da mesi ormai, dovranno inventarsi qualcosa per non chiudere: tra tagli e vincoli mai rimossi al patto di stabilità non si capisce come si potranno cominciare ad abbozzare i bilanci 2012.
4. Taglio dei costi della politica.
Se si fa riferimento alla manovra di correzione del debito di Tremonti, si parla di tagli futuri, fra due anni (forse). Proprio la Lega (col Pdl) ha bocciato tutte le proposte del Pd per dare subito concretezza al taglio dei vitalizi e ad altri privilegi della politica. Una grande cagnara mediatica, alimentata ad arte, che non ha prodotto nulla di concreto. Anzi, i voti espressi dalla Lega vanno proprio nella direzione opposta. E se ne sono accorti ormai in tanti.
5. Finanziamento del trasporto pubblico locale.
Taglio delle corse, impossibilità di programmare investimenti, aumenti del prezzo dei biglietti: questi sono gli effetti dei tagli imposti dal governo e applicati dalle Regioni. Le proteste divampano in tutta Italia, in Veneto in modo particolare. Dov’è stato potenziato il trasporto pubblico locale? Chi sa qualcosa, parli…
6. Prima norma per l’abolizione delle ganasce fiscali.
Non pervenuta.
Ora attendiamo, il 20 agosto, di vedere l’approvazione della metodologia dei costi standard e prepariamoci perché entro l’estate (che termina il 22 o 23 settembre) avremo la legge di riforma fiscale… Siamo tutti ansiosi di vedere questi “FATTI IN TEMPI CERTI”. Ma abbiamo il sospetto, fondato, che si tratterà di un altro bluff.