Il 17 maggio 1990 l’assemblea generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) elimina l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali nella classificazione mondiale delle malattie. Dal 2007, il 17 maggio di ogni anno si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, una ricorrenza promossa dall’Unione Europea per sensibilizzare il mondo intero. Ancora oggi, infatti, sono tante le discriminazioni e le avversioni nei confronti degli omosessuali. Ne è un esempio l’aggressione nel centro di Roma a Anna Paola Concia, deputata del Pd dichiaratamente gay.
Anche le pubblicità, in questi giorni, possono diventare foriere di polemiche. Un cartellone pubblicitario ritrae due uomini che si tengono per mano. Lo slogan dice: «Siamo aperti a tutte le famiglie». Questa affermazione è stata ritenuta offensiva da Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per la famiglia.
Dopo quasi mille giorni di discussioni, polemiche e rinvii, il 23 maggio la Camera sarà chiamata a pronunciarsi sulla legge contro l’omofobia e la transfobia di cui è relatrice proprio Paola Concia. La deputata del Pd, che sul suo sito conta i giorni trascorsi dalla prima discussione del testo in Commissione Giustizia, è riuscita ad ottenere, con l’intervento di Dario Franceschini, la calendarizzazione della legge.
“Oltre al Pd, che ha sempre messo questa legge tra le sue priorità, sappiamo di avere dalla nostra parte Idv e Fli – spiega la Concia – Mentre Lega e Udc continuano ad essere contrari, all’interno del Pdl contiamo sull’appoggio di Mara Carfagna e Angelino Alfano. Gli altri dovranno uscire allo scoperto con il voto”. Una prima versione del testo venne bocciata nell’ottobre del 2009, quando l’aula della Camera approvò le pregiudiziali di costituzionalità avanzate dall’Udc, con i voti di Pdl e Lega Nord. Il testo che adesso giunge all’esame della Camera, recepisce anche le indicazioni arrivate dalle associazioni Glbt, che la Concia ha incontrato. La legge prevede un inasprimento delle pene nel caso di violenze nei confronti di persone omosessuali o transessuali.