Il 12 e il 13 giugno prossimi i cittadini avranno la possibilità di decidere su tre questioni importanti che riguardano la vita e il futuro di ognuno di noi. Per noi del Partito democratico la scelta è chiara: un sì contro il legittimo impedimento, un sì contro il nucleare, un sì per l’acqua pubblica e contro la privatizzazione forzata imposta dal governo Berlusconi.
Invitiamo pertanto i cittadini a partecipare all’iniziativa promossa dall’associazione politico-culturale “Agorà” di Cadoneghe, venerdì 20 maggio alle 20.45 in Sala Consiliare, alla quale parteciperanno il presidente dell’Ato Brenta, un esponente del comitato promotore dei referendum sull’acqua pubblica e il sindaco di Cadoneghe Mirco Gastaldon.
Il decreto Ronchi sottrae alle comunità locali la possibilità di scelta e le obbliga a svendere un patrimonio prezioso per la collettività. Crea le condizioni perché si realizzino monopoli privati in un settore come quello del servizio idrico integrato, fatto di acquedotti, fognature, depuratori, che per sua natura è sottratto alla possibilità di concorrenza dopo l’affidamento del servizio.
Intorno all’acqua pubblica c’è un interesse fondamentale per tutti noi, obiettivi irrinunciabili: la tutela di una risorsa scarsa e insostituibile per la vita. La garanzia a tutti, in ogni angolo del paese, di un servizio della massima qualità e a tariffe eque. Il rafforzamento del ruolo pubblico nella programmazione del servizio e degli investimenti, nella regolazione e nel controllo restituendo le scelte fondamentali ai cittadini attraverso i loro sindaci e affidando ad una autorità nazionale di controllo il compito di vigilare con poteri stringenti.
Ci vuole una politica industriale per l’acqua, una sapiente gestione che unisca efficienza, efficacia, economicità, dimensioni di scala adeguate, tecnologie, competenze manageriali e organizzative. Solo così si potranno realizzare gli obiettivi di equità, solidarietà, riequilibrio territoriale, rispetto per l’ambiente e per le generazioni future che ci stanno a cuore.