Il Primo ministro del nostro Paese afferma: “Gli insegnanti inculcano idee diverse da quelle che vengono trasmesse nelle famiglie”.
Siamo genitori, mamme e papà di bambine e bambini, di ragazze e ragazzi che frequentano la scuola e l’università pubblica. Siamo insegnanti e docenti universitari. Siamo studentesse e studenti. Siamo collaboratori e dirigenti scolastici, personale tecnico e amministrativo, bibliotecari, bidelle e bid…elli. Siamo precari. Siamo la moltitudine che abita la scuola. Siamo un Paese intero che vuole giustizia e democrazia, cultura e dignità. Siamo coloro che reclamano un diritto, ogni giorno di più offeso.
Noi siamo il diritto allo studio. Noi siamo la scuola pubblica.
La crescita culturale dei giovani e l’avvenire di un Paese sbocciano o appassiscono a scuola. La conoscenza fiorisce sui banchi e tra i banchi si aprono le prime finestre sul mondo. Si impara a conoscere l’altro, s’impara a convivere, ad avere fiducia. Nascono amicizie che spesso durano per sempre. Ci si mischia fra diversi per scoprirsi “uguali”: le radici della cittadinanza e della democrazia.
Da troppi anni assistiamo ad un’opera di smantellamento della scuola pubblica. Da troppi anni l’università e la ricerca arrugginiscono abbandonate a se stesse. Pur essendo il nostro Paese fra le prime potenze economiche del mondo, è all’ultimo posto in Europa per i finanziamenti pubblici all’istruzione e alla cultura. Da troppi anni invece di “tagliare” l’evasione fiscale e la corruzione dilagante, si tagliano insegnanti, tempi di lezione, laboratori, risorse e si affollano le aule, togliendo così forza, dignità, sicurezza e serenità alla nostra scuola e alla nostra università.
La scuola pubblica, l’università, la ricerca sono beni preziosissimi che appartengono a tutti noi. Altri paesi più lungimiranti del nostro hanno capito che l’istruzione pubblica non è un costo ma un investimento, una risorsa fondamentale per disegnare un futuro dignitoso e intelligente per tutti. Noi che direttamente o indirettamente abitiamo la scuola non possiamo più tacere.
Che una nuova primavera cominci per l’Istruzione Pubblica ADESSO! il 12 marzo a Padova.