Per l’Assemblea nazionale dei segretari di Circolo Pd, l’auditorium di via della Concilizione sabato scorso era strapieno con oltre 2000 delegati, seduti anche sui gradini, molti in piedi e tanti nell’atrio d’ingresso a seguire gli interventi sui maxischermi. Una partecipazione che è andata oltre le più rosee previsioni, un clima molto positivo, tanti applausi e una grande partecipazione emotiva.
Bersani ha commentato le immagini delle primarie di un anno fa, con 10.000 gazebo elettorali e 3 milioni di elettori, con queste parole: “Siamo un partito di governo momentaneamente all’opposizione”
Sono iniziati poi gli interventi di alcuni segretari locali. Tra le cose dette, questi sono alcuni frammenti che ritengo più significativi.
Dobbiamo riscoprire “l’etica dell’esempio, le sole parole non sono sufficienti”.
Va affermata la “necessità di contatti personali dei dirigenti e degli amministratori, la presenza nei gazebo di tutti in questo mese per trasmettere la nostra voglia di giustizia, la nostra cultura della legalità e i nostri valori che non sono quelli di Berlusconi”.
Sono da “rottamare le ambizioni personali, che nulla hanno a che fare con la politica che vogliamo: dobbiamo essere persone che hanno a cuore le altre persone”.
Grandi applausi ha sollevato un segretario che ha dichiarato: “E’ tempo di essere uniti, non dobbiamo sbagliare, pur essendo una risorsa la pluralità presente nel partito non deve diventare creazione di fazioni e di correnti che indeboliscono il Pd e basta con interviste e articoli dei rappresentanti nazionali/locali che in 2 minuti distruggono il nostro lavoro, della base, vogliamo rispetto perché dedichiamo il nostro tempo e chiediamo il riconoscimento del nostro lavoro”
Dobbiamo “essere orgogliosi di appartenere ad un partito positivo, etico, impegnato per costruire tempi migliori, non rassegnarci all’indignazione, fare di noi un reale punto di riferimento della base, che ne ha pochi in questo momento”
“Abbiamo bisogno di persone, per primarie/ruoli amministrativi e politici, scelte fra le migliori, siamo stanchi della mediocrità, di persone inconaminate dal virus dell’autoreferanzialità che ha colpito anche il Pd, dobbiamo dare senza chiedere qualcosa in cambio!”
“La comunicazione attuale del Pd non sta dicendo alle persone quello che si aspetta, grande sofferenza del ceto medio/basso, abbiamo difficoltà a far conoscere il nostro lavoro, siamo troppo educati: gli altri ci coprono, la macchina della comunicazione di punisce”
“Dopo le sconfitte le persone non se ne devono andare ma continuare ad investire in presenza e impegno con l’orgoglio di essere democratici con e per la gente”
“Rinnovamento, sì ai giovani come sta avvenendo, ma non deve avvenire con la sola età ma supportato da proposte, idee, coerenza e con l’aiuto fondamentale di tutti, il nostro partito è inclusivo, i militanti più anziani sono una ricchezza per esperienza, però meno personalismi e più umiltà… non è possibile che ogni volta che esce una persona nuova non vede l’ora di mandare a casa l’altra, dimostrare il giusto amalgama, non essere contraddittori, altrimenti la gente si allontana e la perdiamo”
Chiusura del segretario nazionale Pier Luigi Bersani: “il clima di oggi deve far riflettere, passaggio di cui si parlerà negli anni a seguire.” “Oggi noi siamo l’unico partito a radicamento nazionale, non ancora quel partito che vogliamo, ma lo faremo certamente perché ci crediamo. Non siamo un partito plebiscitario col nome scritto sul simbolo, Bersani non lo scrivo, noi abbiamo preso un’altra strada, ove esiste la critica, il dibattito ma col rispetto che si deve ai membri della “ditta” e della “ditta” stessa. Gratuità, generosità, umiltà, rispetto, orgoglio, correttezza personale (persona perbene prima di tutto): avremo presto un passaggio cruciale e questi aspetti dovranno emergere, saremo il primo partito. Siamo ormai al secondo tempo. Berlusconi è nato 15 anni fa col discredito della politica di allora, ma è probabile che esca, ora, con maggior discredito. Siamo avvitati sui problemi diurni e notturni del premier che sta massacrando il paese. Stiamo lavorando per un progetto alternativo alla destra incentrato su Lavoro/Legalità/Regole/Civismo da portare avanti con generosità e impegno, ricordando che indebolire il Pd non porta medaglie ma è solo un danno per tutti. La gente ha capito che non è verità quel che dice Berlusconi dando sempre la colpa a qualcuno per la sua difficoltà nel governare (magistrati/comunisti/giornali ecc). Andiamo in soccorso della gente che ne ha bisogno, abbiamo peso più degli altri, teniamo i contatti con l’associazionismo, il volontariato e chi opera sul territorio, ricordiamo che la Lega governa, eccome, altro che Roma ladrona… Con chi se la prende Zaia che è lì a governare assieme? Dobbiamo fare emergere questa contraddizione!”
Alla fine l’annuncio della grande manifestazione Nazionale a Roma l’11 dicembre su Democrazia-Lavoro-Solidarietà.
Rinaldo Contin