Messe a dura prova le casse comunali dalla contrazione dei trasferimenti statali alle amministrazioni locali, oltre che dai vari vincoli di bilancio fin qui sopravvenuti. Per l’anno prossimo il comune di Cadoneghe avrà un taglio di 325.000€ oltre alla richiesta di una minore spesa per il patto di stabilità di altri 494.000€ per un totale di 819.000€. Per il 2012 l’IFEL (Associazione Nazionale Comuni Italiani) prevede poi per Cadoneghe una ulteriore riduzione di trasferimenti di 740.000€.
Se si considera che il bilancio di parte corrente del Comune è di circa 8 milioni di euro (di cui circa 1,8 milioni sono una partita di giro per la tassa rifiuti, 2,7 milioni di personale, 670.000€ di rimborso mutui, 1,2 milioni di servizi Sociali ed assistenza) si capisce quanto queste cifre di minori trasferimenti potrebbero incidere sul numero e la qualità dei servizi comunali in genere.
“Cifre sproporzionate, frutto di una manovra che taglia in maniera indiscriminata – dice il sindaco Mirco Gastaldon –, senza un progetto strutturato a sostegno del mondo del lavoro e quindi delle famiglie, di chi affronta la perdita di lavoro, di chi ha difficoltà a pagare un mutuo, di chi ha problemi di sfratto, di chi presenta necessità di intervento a favore di minori o di anziani da inserire in strutture protette, per non parlare delle esigenze di formazione e assistenza scolastica e di integrazione sociale”.
“In questo primo anno di mandato dell’Amministrazione comunale – prosegue il sindaco – ci siamo impegnati per operare un difficile compito: quello di conciliare la nostra scelta politica di sostenere e mantenere i servizi in essere con l’obbligo di operare i tagli imposti dal governo centrale. Eppure, nonostante quest’impegno e un bilancio comunale che attesta una gestione molto attenta (che continua a garantire a pieno il sostegno alle fasce deboli), con la finanziaria 2011 ci viene chiesto ancora un ulteriore taglio. E questa volta di un’entità tale che è difficile immaginare una soluzione che non abbia ripercussioni sulla collettività e possa non coinvolgere le famiglie”.
“Affrontiamo tutto questo – conclude Gastaldon – all’interno di un sistema che non riconosce la virtuosità dei nostri bilanci, né il valore degli investimenti in opere, della riduzione del costo del personale, degli investimenti in termini di sicurezza. Un lavoro enorme e tangibile, eppure misconosciuto. Ma i cittadini stiano certi che, sia pure con tutte le difficoltà suddette, i servizi sociali comunali continueranno ad essere il punto di forza di questa amministrazione, una risposta all’emergenza sociale e una proposta progettuale come lo sono sempre stati a Cadoneghe. Nel 2011 tenteremo di coinvolgere ancor più, sia da un punto di vista educativo sia materiale, le altre agenzie educative del territorio, con le quali occorre realizzare sempre più unica squadra che possa fornire servizi adeguati ai tempi che stiamo vivendo, pur in presenza delle note difficoltà di carattere economico”.
Ufficio stampa del Comune di Cadoneghe – 14 ottobre 2010