Siamo ormai al giro di boa della nuova amministrazione.

Dobbiamo rilevare che nell’ambito dei servizi sociali non tutto funziona come dovrebbe.

Oltre sei mesi fa abbiamo chiesto all’assessore Ranzato quali fossero le intenzioni rispetto all’utilizzo del centro polifunzionale per anziani “Altiero Spinelli”, e precisamente:

  • quanti alloggi sono assegnati, quanti sono occupati da altre attività e quanti sono attualmente liberi;
  • quali sono le associazioni autorizzate ad utilizzare locali / alloggi presso il Centro Spinelli e con quali modalità e tempi;
  • quali altre attività intende collocare l’amministrazione;
  • come intenda normare la concessione di tali spazi visto che non esiste un apposito regolamento, né risulta che siano state approvate direttive in materia, anche al fine di un utilizzo condiviso e soprattutto compatibile con la destinazione della casa albergo e delle strutture annesse;
  • quali sono le intenzioni di questa amministrazione riguardo al futuro utilizzo della struttura.

La risposta data durante la seduta del Consiglio comunale del 30 giugno è stata parziale e vaga.

Le molte domande ancora senza risposta

Ma soprattutto, a distanza di alcuni mesi, non pare che si stiano attuando le azioni programmate.

In particolare ci chiediamo:

  • Non sarebbe opportuno prima di assegnare alloggi a destinazioni diverse di pubblicare un nuovo bando per le assegnazioni ad eventuali soggetti potenzialmente interessati? Soggetti che peraltro dovrebbero essere noti ai servizi sociali.
  • Per l’assegnazione di sedi alle associazioni locali (?) non sarebbe stato il caso di procedere con un avviso pubblico che potesse allargare l’interesse anche ad altri soggetti?
  • Cosa ne è stato dello Sportello Donna che doveva sostituire quello pre-esistente in convenzione con il Centro Donna, disdetto da quasi 2 anni? (oltretutto con un dispendioso impegno di spesa rispetto ai 2.500 euro l’anno che venivano dati al Centro Donna?)
  • È possibile che dopo diversi mesi dall’allentamento delle misure emergenziali contro il Covid 19, presso il centro anziani non sia ancora stata autorizzata la ripresa delle attività associative degli anziani (bar e gioco delle bocce), autogestite dal Circolo Spinelli di cui l’amministrazione sta mettendo in discussione la stessa esistenza?
  • È normale che si discrimini un’associazione storica con oltre un centinaio di iscritti, che da anni mantiene vivace e attiva la popolazione anziana del territorio?
  • Non sarebbe necessario una discussione pubblica con i cittadini e magari condivisa con le forze politiche presenti a Cadoneghe sul futuro del Centro Spinelli, in vista dei lavori di riqualificazione e ristrutturazione programmati dall’amministrazione nel piano delle opere pubbliche 2022?

A rischio l’esperienza partecipativa

Da tempo al Centro Spinelli – complice il Covid – sono sospese le attività che lo animavano, le vecchie associazioni non ne hanno più l’utilizzo e nuove attività vengono proposte senza alcuna forma di iniziativa e partecipazione della fascia di popolazione interessata.

Sembra più facile affidare incarichi e collaborazioni a soggetti esterni o ad associazioni più confacenti alle intenzioni dei nuovi amministratori.

Peccato che così si deteriora il tessuto sociale che ha caratterizzato Cadoneghe più vivace e attiva nelle forme partecipative proprie della vita democratica.

Gruppo consiliare
del Partito Democratico di Cadoneghe