Il Partito Democratico di Cadoneghe non è tenuto al pagamento dell’IMU relativa alla Casa del Lavoratore semplicemente perché non è titolare dell’immobile in cui c’è anche la sede del Circolo, e pertanto allo stesso non può essere imputata alcuna violazione relativa alle imposte. Non solo: per lo spazio concesso al Circolo PD la Fondazione Nuova Società, che è la proprietaria dell’edificio, ha sempre pagato l’IMU e prima l’ICI. Il contenzioso tributario riguarda altre parti dell’immobile. Insomma, “il Partito Democratico non c’entra proprio nulla; il nostro Circolo è assolutamente estraneo”, riassume Chiara Schiavon, vicesegretaria e portavoce dei Democratici a Cadoneghe.

L’argomento è di attualità perché il ricorso presentato da Fondazione Nuova Società sull’accertamento del Comune relativo all’IMU 2014-2018 per la Casa del Lavoratore è stato respinto dalla Commissione tributaria provinciale di Padova. Si tratta di un provvedimento di primo grado, soggetto a ricorso da parte di Nuova Società, sul quale però il sindaco di Cadoneghe ha imbastito una inconsistente polemica.
La polemica ha meritato risposta non per il suo… animatore, ma per il rispetto che il Partito Democratico ha nei confronti dei concittadini di Cadoneghe.

Questa la nota firmata da Daniele Toniolo (segretario del PD di Cadoneghe), Vittorio Ivis (segretario del PD provincia di Padova) e Stefano Vaccari (responsabile nazionale dell’Organizzazione del PD).

Il sindaco di Cadoneghe continua nella sua campagna propagandistica, sulla vicenda della Casa del Lavoratore inesattezze e falsità.
Il Partito Democratico viene chiamato in causa a sproposito dal primo cittadino Schiesaro per una vicenda che è approdata di fronte alla Commissione Provinciale Tributaria di Padova e che riguarda il pagamento dell’IMU per una porzione della Casa del Lavoratore di Cadoneghe.
Il PD non è tenuto al pagamento dell’IMU semplicemente perché non è titolare dell’immobile in questione, e pertanto allo stesso non può essere imputato alcuna violazione relativa alle imposte.
L’esposizione alla gogna mediatica dei social media operata dal sindaco, con la esibizione del simbolo del Partito Democratico, rappresenta una operazione di bassa propaganda che svilisce il ruolo istituzionale di chi dovrebbe rappresentare tutti i cittadini.
Sono da respingere al mittente le insinuazioni diffuse attraverso la stampa locale.
La proprietà dell’immobile ha annunciato ricorso sul provvedimento della commissione tributaria e ha più volte esibito alla stampa e al sindaco le quietanze dei pagamenti relativi al pagamento dell’IMU sull’immobile.
La vicenda che, ribadiamo, riguarda una piccola porzione dell’immobile, utilizzata da una Fondazione senza scopo di lucro, viene strumentalizzata per alimentare lo scontro e per alimentare la narcisistica ricerca di visibilità del sindaco.
Diffidiamo il sindaco dal proseguire nella sua campagna di diffamazione e dall’utilizzare il simbolo del Partito Democratico nel promuovere campagne diffamatorie.
Il Partito Democratico ribadisce la propria estraneità alle contestazioni e alle insinuazioni mosse dal sindaco Schiesaro ed auspica che a Cadoneghe ritorni un clima di confronto politico ispirato al rispetto di tutti i cittadini e di tutte le forze politiche.
Il Partito Democratico, di fronte a simili calunnie, tutelerà nelle sedi più opportune il proprio prestigio e ribadisce la propria condotta ispirata alla trasparenza e alla correttezza.

Da parte sua, Chiara Schiavon, portavoce e vicesegretaria del Circolo, ha immediatamente ribadito le stesse informazioni:
In merito alle dichiarazioni apparse a mezzo FB, sulla pagina del sindaco Marco Schiesaro, e a mezzo stampa sul Gazzettino e Mattino di Padova, il Circolo del Partito Democratico, tiene a precisare la sua estraneità ai fatti, essendo gli immobili di proprietà di Fondazione Nuova Società.
Basta leggere la sentenza per comprendere che il contenzioso tributario riguarda il Comune di Cadoneghe e la Fondazione Nuova Società, giammai il Partito Democratico.
Troviamo alquanto inadeguata, fuorviante e scorretta la continua falsa informazione del sindaco Schiesaro.

Si evidenzia, infine, che trattasi di sentenza di primo grado, che la Fondazione ha già manifestato l’intenzione di impugnare in appello.

Sul “Gazzettino” di sabato 5 giugno, infine, la giornalista Lorena Levorato riporta la dichiarazione di Michele Schiavo, che è stato sindaco fino al 2019 ed ora è consigliere comunale.

 Il Pd non deve pagare alcunché. La Fondazione ha sempre pagato l’Imu, e prima l’Ici, per lo spazio concesso al circolo.

Partito Democratico
Circolo di Cadoneghe