Per il lavoro ci sono quasi 12 miliardi: la centralità dell’occupazione passa dal programma del Partito Democratico alla Legge di Bilancio per il 2021. Il PD di Cadoneghe si augura che risorse possano essere utilizzate anche dalle imprese di Cadoneghe in modo che giovani e donne di Cadoneghe trovino opportunità adeguate alle loro aspettative di vita.

Per il lavoro ci sono quasi 12 miliardi: la centralità dell’occupazione passa dal programma del Partito Democratico alla Legge di Bilancio per il 2021. Approvata dal Governo e affidata ora al Parlamento, la manovra economica e normativa è fortemente orientata al lavoro, all’occupazione, alla coesione sociale, con un’attenzione particolare sui giovani e sulle donne.

Il Partito Democratico ha dato un contributo originale di idee e decisivo nella maggioranza per indicare la strada: dalla crisi della pandemia si esce con più sanità e più lavoro.

  • È prevista la decontribuzione al 100 per cento per tre anni per chi assume giovani sotto i 36 anni.
  • A sostegno dell’occupazione femminile per due anni c’è l’esonero contributivo al 100 per cento nel limite di seimila euro annui.

Le assunzioni devono comportare un incremento occupazionale netto, calcolato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori rilevato in ciascun mese ed il numero dei lavoratori mediamente occupati nei dodici mesi precedenti.

Il Circolo del Partito Democratico di Cadoneghe si augura che queste riduzioni di costi possano essere utilizzate anche dalle imprese di Cadoneghe e del territorio in modo che giovani e donne di Cadoneghe trovino opportunità adeguate alle loro aspettative di vita.

Ecco altre norme inserite nella Legge di Bilancio.

  • È istituito il Fondo di 500 milioni per l’attuazione delle politiche attive del lavoro e per sostenere il percorso di riforma degli ammortizzatori.
  • Si conferma il taglio del cuneo fiscale anche per i redditi da lavoro dipendente compresi tra 28 mila e 40 mila euro, che altrimenti sarebbe terminato a fine anno.
  • Con 5,3 miliardi si finanzia la proroga della cassa integrazione Covid per un massimo di 12 settimane: devono essere collocate tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2021 per i trattamenti di Cassa ordinaria, e tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2021 per i trattamenti di Assegno ordinario e di Cassa integrazione in deroga.
  • I datori di lavoro privati, che non richiedono la Cig Covid sono esonerati dal versamento dei contributi previdenziali per un massimo di otto settimane fruibili entro il 31 marzo 2021.
  • Fino al 31 marzo è confermato il blocco dei licenziamenti economici individuali e collettivi, tranne che in caso di cessazione di attività, fallimento o accordo aziendale con i sindacati più rappresentativi a livello nazionale sugli esodi incentivati.
  • Per favore il ricambio generazionale dell’organico si allarga l’applicazione del contratto di espansione alle imprese medio-grandi, riducendo il limite dimensionale da mille a 500 dipendenti, in modo da consentire anche ad altre realtà di introdurre uno scivolo da cinque anni ai dipendenti.
  • Sono prorogate Opzione Donna e l’Ape sociale, estesa anche ai disoccupati che non hanno beneficiato dell’indennità di disoccupazione per carenza del requisito assicurativo e contributivo.

Partito Democratico

Circolo di Cadonehe