L’assemblea pubblica organizzata dal circolo del PD di Cadoneghe domenica 25 in sala Consiliare ha richiamato numerosi cittadini che hanno ascoltato i candidati del PD al Senato Giorgio Santini e Marcello Costa. Sono intervenuti anche Alberto Ruggin e Diana Severati, candidati nelle liste del movimento +Europa con Emma Bonino.
L’incontro, introdotto da Alberto Savio, segretario di circolo, e Mirco Gastaldon, vicesindaco di Cadoneghe, ha permesso di approfondire le proposte del PD in tema di economia, lavoro, imprese e pensioni.
Gli indicatori economici dicono che, dopo la lunga crisi che ha toccato nel 2011 uno dei punti più drammatici (con l’uscita di scena di Berlusconi e i provvedimenti pesantissimi del governo Monti), assistiamo anche in Italia a una ripresa, agganciata alla ripresa europea: tornano a salire fatturati ed export delle aziende, anche i consumi interni sono in crescita. Segno che le misure dei governi del PD in questi anni hanno generato effetti positivi e vanno nella giusta direzione del rilancio dell’economia e dell’equità.
Giorgio Santini, che per ben tre volte è stato relatore della legge di Stabilità in Senato, ha posto l’accento in particolare sul lavoro e sui provvedimenti messi in campo per contrastare la disoccupazione, soprattutto la disoccupazione giovanile. I dati sono confortanti, grazie agli incentivi e agli sgravi fiscali le assunzioni hanno permesso di creare nuovi posti di lavoro, parte dei quali a tempo indeterminato. Bisogna puntare su un costo minore dei contratti di lavoro a tempo indeterminato per fare in modo che siano la formula preferenziale di assunzione. Grazie agli sgravi già approvati per quest’anno, si sono registrate 18 mila nuove assunzioni di giovani nel solo mese di Gennaio in provincia.
Anche su Industria 4.0, il piano lanciato dal ministro Calenda, Santini ha sottolineato che si tratta della strada giusta. Occorre accompagnare le imprese in questa fase importante di progresso tecnologico che cambierà il volto della produzione e del lavoro, senza ricorrere a misure senza senso come quelle proposte da Salvini, che vorrebbe tassare i robot o introdurre dazi doganali, impensabili in un contesto di commercio ormai globalizzato.
Santini ha anche insistito sulle misure per la famiglia che il PD vuole attuare per contrastare con decisione il fenomeno del decremento demografico: chi decide di fare una famiglia e avere figli va sostenuto con provvedimenti importanti e servizi essenziali oggi per consentire a tutti di conciliare famiglia e lavoro.
Anche sulla possibilità di stimolare l’economia con investimenti pubblici Santini ha ribadito che i fondi infrastrutturali possono consentire di cambiare il volto alla nostra provincia, investendo per esempio sulla mobilità e sulle infrastrutture, per sciogliere nodi importanti. Ha citato il caso dei fondi che ha contribuito a far assegnare a Padova per la seconda linea del tram e ha posto l’accento sulla mancata realizzazione dell’SFMR, la metropolitana di superficie, da parte della Regione Veneto.
Giorgio Santini, che conosce la nostra zona molto bene, essendo stato un protagonista delle battaglie sindacali di aziende storiche come la Breda e, anche di recente, della Anselmi, ha dimostrato competenza ed esperienza ai massimi livelli: sarebbe davvero grave se in Senato mancasse il suo apporto e magari gli elettori premiassero il più grande assenteista della storia, l’avvocato di Berlusconi Ghedini, suo avversario nel collegio.