Comincia a produrre effetti il “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” che a settembre era stato sottoscritto dal Comune di Cadoneghe, impegnato anche sul fronte della raccolta firme per chiedere una nuova legge nazionale finalizzata alla riduzione dell’offerta e al contenimento dell’accesso. Viene ora sancito infatti l’obbligo per tutti i locali che detengono slot machine o offrono la possibilità di acquistare gratta e vinci di esporre cartelli di avviso contenenti formule di avvertimento in cui si spiegano chiaramente le possibilità di vincita, si avverte del rischio di dipendenza patologica e si sancisce il divieto di gioco per i minori.
Lo decreta una circolare dell’Agenzia dei Monopoli (in attuazione di quanto prescritto dalla Legge 8 novembre 2012 n. 189) dedicata alla prevenzione dei fenomeni di gioco compulsivo che si stanno diffondendo sempre più presso gli italiani più deboli ed esposti. «Se non altro è un messaggio di sensibilità – dice il sindaco Mirco Gastaldon –. Difficilmente lo Stato rinuncerà al monopolio dei giochi, perché ha troppo bisogno di introiti. Ma comincia a prendere atto che, sviluppato in forme compulsive e fuori controllo, il gioco d’azzardo può generare pericolosi fenomeni di degrado sociale, che oltre che essere eticamente deleteri comportano anche costi altissimi in termini sanitari e di ordine pubblico».
Nel frattempo l’Ulss 16, sulla base di quanto disposto dal Decreto Legge n° 158 del 13.09.2012, ha predisposto una serie di cartelli che invitano a rivolgersi ad appositi servizi di assistenza gratuita chi si trovi o conosca persone in difficoltà di fronte a fenomeni compulsivi legati a questo fenomeno: «Faremo in modo che anche questi avvisi siano esposti con molta evidenza in tutti i locali e negli esercizi coinvolti – dice l’assessore al Commercio Michele Schiavo –. Speriamo che presto sia consentito il potere di ordinanza dei sindaci per definire l’orario di apertura delle sale gioco e per stabilire le distanze dai luoghi sensibili, e sia richiesto ai Comuni il parere preventivo e vincolante per l’installazione dei giochi d’azzardo. Ma nel frattempo queste misure sono già un primo passo importante per contrastare anche nel nostro territorio quella che finora era una assoluta mancanza di controlli e di regolamentazioni, con pesanti costi sociali, culturali e sanitari. Vale la pena ricordare che il gioco d’azzardo sottrae ore al lavoro, alla vita affettiva, al tempo libero e produce sofferenza psicologica, di relazione, educativa, materiale, di aspettativa di futuro. Trasforma la percezione della realtà, soprattutto nei soggetti più deboli ed esposti. Ed è da qui che vogliamo partire per evitare che certi fenomeni possano degenerare. Contrastare la diffusione del gioco d’azzardo a partire dal territorio è possibile attraverso statuti, regolamenti e ordinanze comunali, ma anche mediante controlli della Polizia locale sulle sale gioco e su coloro che le frequentano. Si tratta di strumenti di normale gestione amministrativa, non di misure eccezionali».