Il sindaco Mirco Gastaldon e l’assessore Silvio Cecchinato replicano alla nota polemica diffusa dalla Lega riguardo alla presunta inadeguatezza della nuova strada della zona industriale: «Non si capisce come mai qualcuno continui a non ammettere nonostante l’evidenza dei fatti che la nuova arteria è utile alla collettività e realizzata rispettando alla lettera progetto e normativa vigente. La strada è sicura (per quanto ogni strada comporti chiaramente una quota di rischio imponderabile), con limite di percorrenza di 40, 50 o 70 chilometri/h a seconda delle zone interessate. Diversamente non avremmo avuto il parere favorevole da parte di tutti gli enti interessati. Ci rendiamo conto che forse ci vuole un minimo di competenza tecnica per saper leggere un progetto, ma mai è stata prevista una pista ciclabile lungo la camionabile nel tratto che va da via Frattina a via Bragni: quello che c’è è esattamente il percorso previsto dal progetto, che collega fra loro le piste ciclabili dell’SP34 con via Giotto mediante via Frattina. Teniamo a precisare, se qualcuno non lo ha ancora capito, che il progetto dal marzo 2008 non è mai stato cambiato, né avremmo potuto farlo nemmeno in minima parte, visto che com’è noto abbiamo un contenzioso in corso con il Consorzio Cadoneghe Nord, ossia i privati che dovevano realizzare la strada a seguito dell’ampliamento della zona industriale».
Il sindaco poi approfondisce: «Il percorso è andato ad interessare solo in due casi zone pertinenziali di residenze private (in un caso anche molto limitatamente) pur avendo interessato zone agricole con 50 espropri. Anche in merito alle distanze dai giardini privati, lo ripetiamo, il progetto è stato rispettato. Quanto poi a presunte irregolarità nelle segnalazioni stradali, deve essere chiaro che invece segnaletica orizzontale e verticale, come può verificare chiunque percorra la nuova strada, sono assolutamente complete fin dal giorno dell’inaugurazione. Non abbiamo avuto alcuna fretta di inaugurare la strada, tanto che l’apertura al traffico è avvenuta con circa due mesi di ritardo rispetto a quanto preventivato a causa dei tempi di intervento di un Ente diverso dal Comune: non potevamo certo attendere oltre, perché siamo abituati a mantenere la parola data sui tempi di realizzazione».
Infine la questione bacini di laminazione: «Lungo la strada vi sono due opere idrauliche – conclude l’assessore Cecchinato –: una, regolarmente conclusa come da progetto, tra via Frattina e via Bragni, che è appunto una vasca di laminazione per il contenimento delle acque; l’altra, che si trova tra via Frattina e via Roma, non è una vasca di laminazione, ma un bacino di fitodepurazione. Si tratta di un progetto totalmente scollegato da quello della nuova strada (infatti non è indicato nel progetto della strada stessa!), che ha funzioni totalmente diverse e coinvolge altri enti, cioè il Comune e il Consorzio di Bonifica acque risorgive. Alla luce di questi fatti, mi sembra evidente che chi non ha mai voluto la strada continua ad avversarla anche adesso che funziona ed esercita la sua funzione compreso lo sgravio del traffico pesante dal quartiere Bragni, principale obiettivo di questa Amministrazione per questa opera. Il tanto atteso GRA che qualcuno diceva essere già cantierato per dicembre 2011 e costituire un doppione con la strada in discussione non solo non è stato avviato ma bocciato dal Ministero».