Un partito che vuole discutere, confrontarsi, senza dividersi e rispettando le diverse articolazioni interne. Così è apparso il Partito Democratico di Cadoneghe all’incontro pubblico organizzato questa mattina in sede. Argomento: le primarie del centrosinistra e le candidature in campo targate Pd.
Una partecipazione importante di iscritti e simpatizzanti che hanno ascoltato l’intervento del segretario Alberto Savio sulle primarie del prossimo 25 novembre: il segretario ha spiegato i meccanismi di partecipazione e ha anticipato che i seggi per il voto saranno tre, uno in Sala Consiliare a Mejaniga, uno a Cadoneghe storica (via Rigotti, sala delle associazioni), uno a Bragni, scuola Falcone e Borsellino.
L’incontro è stato aperto e chiuso dagli interventi dei tre rappresentanti dei comitati locali pro Renzi (Alessandro Vergani e Andrea Rozzato), pro Bersani (il sindaco Mirco Gastaldon) e pro Puppato (Maria Cocchiarella).
Non si è trattato di una presentazione dettagliata delle tre proposte in campo, ma di una discussione aperta a tutti su alcuni dei temi che in questi mesi hanno monopolizzato il dibattito pubblico: dai costi della politica, alle politiche per l’occupazione, alla riforme del governo Monti, alla legge elettorale, alle stesse regole stabilite per le Primarie del centrosinistra.
Numerosi gli interventi da parte dei presenti, che hanno posto l’accento soprattutto sull’esigenza di puntare sui contenuti e sul programma, recuperare il rapporto oggi deteriorato tra cittadini e politica, ridare dignità anche morale alla politica, restituire speranza al paese dopo anni di governo irresponsabile e di populismi dannosi, che hanno portato l’Italia sull’orlo della bancarotta.
Non sono mancate le dichiarazioni di voto e di preferenza e anche le critiche, più o meno esplicite, ai candidati in lizza. Ma le primarie, che pure servono a “selezionare” su basi democratiche una sola tra diverse opzioni, rimangono uno strumento di grande partecipazione popolare e di apertura del dibattito: dagli stretti confini dei partiti a una platea più ampia di cittadini che vogliono poter dire la loro, sia sui contenuti che sui rappresentanti politici.
Il Partito Democratico ha introdotto per primo le primarie sulla scena politica italiana, e questo è un merito storico innegabile. Che adesso anche il Pdl voglia servirsene non può che far piacere al nostro partito, perché significa andare verso una democrazia più piena. Non dimentichiamoci che finora la massima concessione permessa agli elettori del centro destra è stata scegliere il nome del partito: Popolo della Libertà o Partito della Libertà… Un bel passo avanti. E noi che amiamo davvero la democrazia siamo fieri di averlo in qualche modo indotto.