circolopdSi è svolta ieri sera una discussione sulle mozioni congressuali presso la sede del Partito Democratico di Cadoneghe, alla presenza di numerosi iscritti al Circolo.
Sono intervenuti Fabio Rocco per la mozione Bersani, Valter Vanni per la mozione Franceschini e Luciano Colonnello per la mozione Marino. Tutti e tre hanno sottolineato l’importanza dei punti programmatici comuni a tutte le mozioni e hanno garantito che l’impegno, dopo le primarie, sarà per tutti quello di rispettare l’esito del voto e di garantire la massima collaborazione al segretario che uscirà dalla consultazione.
Fabio Rocco (BERSANI) ha sottolineato che le adesioni alle tre mozioni sono trasversali e che non ha senso parlare di contrapposizione tra vecchio e nuovo: il rinnovamento appartiene a tutti. Il progetto PD non ha funzionato, secondo Rocco, per una serie di ragioni. Tra queste, la mancanza di un’identità chiara e di una strategia politica, l’essersi limitati a considerare l’investitura popolare del leader attraverso le primarie come unica fonte di radicamento del partito, l’aver trascurato la periferia e impedito il radicamento territoriale, decidendo troppe cose a livello centrale (cita per esempio la candidatura di Berlinguer alle Europee, decisa a livello centrale, e le ipotesi di sostegno a Galan caldeggiate da Fassino), l’impossibilità di inseguire una reale “vocazione maggioritaria” (occorre invece considerare fondamentali le alleanze con altre forze politiche). Bersani, secondo Rocco, è una garanzia contro le lobby e le corporazioni, contro un’Italia chiusa e in crisi: l’ha dimostrato da ministro e può essere un validissimo Presidente del Consiglio.
Valter Vanni (FRANCESCHINI) ha sottolineato che Franceschini ha tenuto il PD a un livello soddisfacente di consenso, senza scendere sotto il 26% a livello nazionale, nonostante i problemi. Dopo otto mesi merita la riconferma per quanto ha fatto: è un rischio cambiare ora il segretario. Molti i punti in comune tra le mozioni, in materia soprattutto di politica economica. Occorre sbloccare la società, renderla più “mobile”, redistribuire meglio il reddito, riformare il fisco, ecc. Le differenze sono politiche e riguardano la concezione di partito e il ruolo attribuito alle primarie, il tema delle alleanze politiche, e la legge elettorale. Il PD è nato proprio per superare le divisioni che hanno portato il centro sinistra a perdere due volte il governo dell’Italia. Non si può, secondo Vanni, tornare a un modello proporzionale alla tedesca, sostenuto da D’Alema. La legge elettorale va corretta ma non si discute il principio che dev’essere chiaro chi governerà dopo le elezioni. Sulle primarie, queste devono avere un carattere popolare e aperto a tutti, non solo agli iscritti, perché servono a legittimare potenziali premier e governatori regionali.
Luciano Colonnello (MARINO) ha ribadito che non ha senso parlare di vecchio e nuovo. La mozione che sostiene dice cose semplici e chiare: no a ogni ipotesi di futura Bicamerale, sì a una legge sul conflitto di interessi, richiamo forte a una politica chiara e coerente e a un partito che parli con una sola voce. Una politica che metta al centro la persona. Il tema centrale della mozione, più delle altre, è per Colonnello la lotta alla criminalità e all’illegalità. Altro tema centrale è la funzione della donna nella società: si propongono le quote di garanzia nelle istituzioni. La mozione propone anche di arrivare gradualmente a destinare il 3% della spesa pubblica alla Ricerca e l’1% alla Cultura. Quanto a Marino, Colonnello assicura che si tratta di una figura di leader, destinato sicuramente a svolgere un ruolo di primo piano, a prescindere dall’esito delle primarie.
I coordinatori locali per le tre mozioni sono: Alessandra Barbieri per BERSANI (barbieri@iuav.it), Alberto Savio per FRANCESCHINI (alberto@inverso.it) e Maria Cocchiarella per MARINO (cocchiarella@libero.it). L’appuntamento per gli iscritti al Partito Democratico è per il Congresso locale, Domenica 27 Settembre in Sala Calvino della Biblioteca, a partire dalle ore 9.30 (il voto avrà inizio alle 11.30). Sulla base dell’esito del voto saranno attribuiti i 10 posti di delegato per la Convenzione provinciale.