Il tema del paesaggio rurale delle aree metropolitane, quale quella di Padova al cui interno ricade il comune di Cadoneghe, non può limitarsi al significato dei singoli termini, in particolare del termine “rurale”. Oggi questo termine ha assunto diversificate sfumature e ognuna deve essere calata nella realtà che si analizza. L’attuale paesaggio rurale a Cadoneghe è il frutto di trasformazioni che, anche in futuro, continueranno ad avvenire per l’agire dell’uomo e del tempo. Importante è non perdere memoria di quanto è avvenuto nel passato perché patrimonio, non solo di coloro che vivono nel territorio, ma anche delle generazioni future. Conservare la memoria non necessariamente comporta il non agire. Si può e si deve lasciare traccia dell’epoca attuale nel rispetto delle risorse ambientali, paesaggistiche ed architettodsc_7963niche presenti. Il territorio ha valore non in sé stesso ma per coloro che lo abitano. Una zona agricola deve essere conservata ma anche valorizzata, affinché ne abbia beneficio chi la possiede ma anche coloro che ne fruiscono attraversandola. Inoltre il territorio ha valore se le persone vi si riconoscono. Oggi non è facile trovare la propria identità nelle nostre zone rurali, in special modo per i giovani. Le aree agricole vengono percepite come ostacolo alla realizzazione delle proprie aspettative abitative e di sviluppo. La conduzione del fondo è cambiata sia per differenti aspettative di lavoro sia perché la proprietà si è andata via via frazionando, rendendo poco redditizio coltivare i terreni agricoli. Quest’ottica deve cambiare: le zone agricole possono essere una risorsa e non un ostacolo all’attività umana. Cadoneghe ha avuto diverse trasformazioni nel tempo. Con l’arrivo dei Romani il territorio venne bonificato ed organizzato in agri centuriati, ossia diviso in porzioni regolari ed affidato ad un certo numero di assegnatari, perlopiù ex soldati, perché lo coltivassero. Questa fu la prima forma di organizzazione spaziale e sociale del territorio a nord di Padova, di cui ancora oggi si leggono le tracce. Altro elemento caratterizzante è il fiume Brenta le cui esondazioni e rotte, nel corso dei secoli, hanno modificato ulteriormente l’assetto. Ma questo non è l’unico corso d’acqua che caratterizza il nostro territorio: il fiume Muson dei Sassi ed il Rio Tergola sono altrettanto importanti. Cadoneghe oggi è uno dei comuni dell’Area Metropolitana di Padova ed è collocato a nord di quest’ultima, lungo la direttrice che collega Padova con la zona del Camposampierese. Il suo territorio ha un’estensione di 12 kmq circa ed una popolazione di 15.600 abitanti ad oggi. Questi dati sono necessari per inquadrare la realtà di Cadoneghe all’interno di un’area vasta, di cui fanno parte anche i comuni di Vigodarzere, posto lungo il confine occidentale, di Vigonza, posto lungo il confine orientale e settentrionale, oltre al comune di Noventa Padovana, con il quale non esiste alcun contatto diretto se non per l’asta fluviale del Brenta, che li accomuna. Cadoneghe trova le sue origini in epoche lontane e per una ricostruzione storica del territorio e della sua popolazione si rimanda ai testi molto avvincenti e ricchi di curiosità dell’ex sindaco Albino Bellon.
Il territorio di Cadoneghe si caratterizza per due aspetti paesaggistici rilevanti: il Graticolato Romano del Cis Musonem, il sistema di fiumi e rii che attraversano il suo territorio, congiuntamente ai territori attigui e alle architetture vegetali che li circondano e caratterizzano. Accanto a questi non bisogna dimenticare la rete stradale storica, potenziale elemento di connessione tra l’automobile e la bicicletta. Nel riflettere sulle aree agricole di Cadoneghe e sul paesaggio rurale, si evidenzia come la storia abbia lasciato traccia del suo trascorrere e come alcuni elementi paesaggistici ne siano la rappresentazione. Tuttavia, non sempre siamo in grado di riconoscerli; talvolta è necessario che ci ven­gano richiamati alla mente, se non addirittura indicati. È il caso del Graticolato Romano, di cui la parte più meridionale corrisponde circa all’attuale strada Brentana S.P. 46 o alla frazione di Bagnoli che nel lontano passato è stata un importante crocevia. Altri sono i riferimenti che si possono individuare e che possono essere oggetto di approfondimento nella stesura dello strumento urbanistico (Piano di Assetto del Territorio Intercomunale e Piano degli Interventi). Un obbiettivo scaturisce dall’ analisi del nostro territorio: rendere leggibile e fruibile la storia del territorio di Cadoneghe attraverso la realizzazione di percorsi ambientali (piste ciclabili, sentieri, percorsi equestri) che ripercorrano antichi tracciati e colleghino brani interrotti dall’agire dell’uomo.
Alessandra Barbieri