C’è ancora spazio per la buona politica, fatta con passione, onestà e competenza? Debora Serracchiani dimostra che questo spazio c’è, purché passione, onestà e competenza siano coerentemente incarnati da candidati seri e credibili. E’ così che Debora Serracchiani ha vinto la sua sfida in Friuli Venezia Giulia, battendo il governatore uscente Renzo Tondo sostenuto da Lega e Pdl, seppure con un margine strettissimo. Un margine che sarebbe potuto essere certamente più ampio (“un’asfaltata” ha detto Debora) se il Pd in queste settimane avesse dato di se’ un’immagine migliore e più autorevole.
Dove il centrosinistra esprime candidature e programmi di qualità, dove la campagna elettorale è condotta con coerenza, credibilità, serietà ed efficacia comunicativa, non c’è movimento 5 stelle che tenga. Lo si è visto anche nel Lazio con la vittoria di Zingaretti. Mentre in Lombardia, dove la sfida tra Ambrosoli e Maroni era praticamente preclusa in partenza, non ci si poteva onestamente aspettare di più che un recupero importante rispetto a tre anni fa: il recupero c’è stato in effetti, importante, ma non è bastato.
La vittoria di Debora (che a Cadoneghe è stata due volte ospite alla nostra Festa Democratica) compensa solo in parte l’amarezza di queste ultime settimane. Il Partito Democratico ha di fronte a se’ sfide molto delicate. Ne va della sua esistenza e, di riflesso, ne va della qualità della politica in Italia. Il PD, nonostante tutto, ce la farà, non perché stia scritto da qualche parte, ma perché ha risorse umane, intelligenze e passione. Deve soltanto riprenderne consapevolezza, conservare un patrimonio ideale e valoriale che non conoscerà mai il tramonto, e nel contempo archiviare, definitivamente, vecchi schemi e vecchi approcci che non hanno più alcun legame con la società del nostro tempo.